Adamello Ski Raid Adamello Ski Raid La grande course ISMF
Edizione 2013

I favoriti stranieri vincono l'Adamello Ski Raid

I fuoriclasse hanno dimostrato per l'ennesima volta di essere su un altro pianeta rispetto a tutti gli avversari. Coppie fisse quest'anno in tutte le competizioni di rilievo i francesi Mathéo Jacquemod e William Bon Mardion in campo maschile e il duo franco-iberico composto da Laetitia Roux e Mireia Mirò hanno dominato come da pronostico la quarta edizione dell'Adamello Ski Raid, la maratona di scialpinismo valida come penultima prova de La Grande Course e tappa conclusiva di Coppa delle Dolomiti. E sono le prestazioni cronometriche a parlare più di ogni cosa, seppure le difficili condizioni meteo abbiano rallentato le loro performance. I francesi hanno chiuso con il tempo di 5h16'25”, mentre le due extraterrestri hanno impiegato 6h29'24” (timing poi aumentato dai giudici di 3 minuti per irregolarità nel materiale in dotazione) per concludere i 44,5 km del percorso, che presentava un dislivello in salita di 4000 metri e in discesa di 4380 metri.
I quattro riconfermano la leadership del circuito La Grande Course, totalizzando tutti l'identico punteggio, mentre la Coppa delle Dolomiti con questa gara ha assegnato i titoli 2013, andati a Matteo Eydallin e a Francesca Martinelli. Il piemontese di Salice d'Ulzio, assieme al compagno dell'Esercito Damiano Lenzi ha chiuso l'Adamello Ski Raid in seconda posizione, tentando il tutto per tutto e riuscendo pure a recuperare nel finale, chiudendo con un distacco di 5 minuti e 32 secondi dai vincitori, mentre la Martinelli, in coppia con la bormina Silvia Rocca, ha terminato in terza posizione alle spalle delle giovanissime 21enni Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter.
Il meteo non è stato certo benevolo, con una fitta nebbia che ha accompagnato lo start dato in località Tonalina e più o meno intensamente tutta la gara dei 700 partecipanti, fortunatamente senza nevicare. Nuvole che non hanno scoraggiato i tanti appassionati saliti in quota a Cima Presena per seguire le gesta dei tanti campioni, con oltre 1000 i passaggi fatti registrare dalla telecabina Paradiso.
La gara maschile ha visto formarsi subito in testa un sestetto con Bon Mardion-Jacquemod, Eydallin-Lenzi e Boscacci Holzknecht, con i tre team sempre in fila indiana sino a Passo del Pisgnanino, quando i due francesi hanno iniziato ad aumentare le frequenze e a prendere un leggero vantaggio sui compagni di fuga. A poco più di un minuto dal terzetto Nejc Kuhar e Filippo Beccari, quindi i francesi Xavier Gachet e Alexis Sevennec e la coppia formata da Fabio Bazzana e Daniele Cappelletti.
Al Rifugio Garibaldi i leader sono riusciti a far registrare un vantaggio di 1 minuto sulla coppia dell'Esercito e sui due valtellinesi, quindi nella salita successiva al Passo degli Inglesi il divario è salito a 3 minuti, dopo Cima Adamello e Cresta Croce addirittura a 12 minuti su Eydallin e Lenzi, con Boscacci e Holzknecht che hanno concesso 60 secondi ai due alpini. A 25 minuti Kuhar-Beccari, seguiti da vicino dai due francesi Gachet e Sevennec, mentre dietro in recupero i due trentini Salvadori e Martini.
Dopo Passo Valletta Bon Mardion e Jacquemod, saldamente al comando, amministrano il loro vantaggio importante in discesa, precedendo di 5 minuti e mezzo sul traguardo di Ponte di Legno i due portacolori dell'Esercito, quindi a poco più di 9 minuti i due valtellinesi, mentre i francesi Sevennec e Gachet grazie ad una super prestazione nella discesa finale, nella quale hanno fatto registrare il miglior tempo (20'42”) aggiudicandosi il premio speciale Ski Trab, sono riusciti a superare il team La Sportiva composto da Kuhar e Beccari. Ottimo sesto posto anche per Thomas Martini e Alex Salvadori, in recupero nella seconda parte di gara.
Senza storia pure la sfida femminile con Mirò e Roux sempre in testa e con un vantaggio sulle inseguitrici che aumentava di salita in salita. A Cima Adamello le due anticipavano di 11 minuti il duo svizzero-francese composto dalla Fiechter-Mollaret, con Martinelli-Rocca a 20 minuti. Il divario fra le tre coppie aumenta anche nella fase conclusiva della gara, a Cresta Croce. Nella discesa finale Mirò e Roux volano, le due espoir soffrono un po' la distanza e le bormine recuperano nel finale. Sul traguardo affermazione di Mirò-Roux che si sono viste assegnare anche 3 minuti di penalità dai giudici per inadeguatezza del materiale tecnico. A 31 minuti Fiechter-Mollaret e a 49 minuti Martinelli-Rocca. Successivamente a 1 minuto e 16 secondi Raffaella Rossi e Martina Valmassoi.
Fra i partenti anche Nicolò Bongiorno, figlio del leggendario presentatore televisivo Mike, grande appassionato come il papà di montagna e della sua filosofia che si racchiude nella frase celebre “Sempre più in alto”, diventata da poco un libro biografico. Purtroppo si è ritirato a Passo Venerocolo.

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